mercoledì 29 luglio 2009

.....finalmente siamo arrivati a Unquillo

Dopo circa 11 ore di viaggio con un collectivo (tipici bus argentini) siamo arrivati a Unquillo, paese dove si trova la Casa del Niño. Il viaggio in demi coche e´stato una vera avventura con tanti pro e qualche contro...:-) un viaggio con gli argentini nella loro terra (Rosario, Bel Ville, Santa Fez..). Una volta arrivati chi ci aspettava ci ha detto che invece del collectivo potevamo prendere il directo riducendo il viaggio di c.ca la meta' (bueno per il ritorno). Dunque...un altro mondo ...sensazioni strane e ....tante aspettative per quanto ci stava attendendo....!
Ci e' venuto a prendere Juan con una Fiat Uno, muy antigua, senza ammortizzatori; arrivati dopo un'ora a Unquillo, ci siamo persi sopra una collina buia tra strade sterrate alla ricerca della casa dei Flores....dopo un po' di telefonate, ci ha finalmente recuperato Gaston, 21 anni il figlio. Scesi dalla macchina ci sono venuti incontro Attila e Nerone, i due perros/cani giganti della famiglia, con Beatrice e Laura, mamma e figlia. Molto friendly, sorridenti, socievoli, positivi, ci hanno fatto subito sentire a nostro agio in quella che ha tutta l'apparenza di una casa famiglia, una community dove vige una gran confusione, un po' di anarchia, semplicita' e poverta', tanto buon umore e, soprattutto, un freddo glaciale ben poco mitigato dal camino e da una stufa a gas! Ci sono altri due ospiti, Max, un ragazzo i 22 anni di Londra (muy lindo ...ha turbato anche Elena....), che domani parte da solo per la patagonia e Randy, Californiano, 17 anni.
Sono tutti giovani, anche Juan e Ariel di Project Abroad....siamo un po' fuori target...ci sono circa 35 volontari che partecipano a diversi progetti, noi siamo gli unici italiani e gli unici che andranno alla Casa del Niño. A mezzanotte si va a letto. In bagno in un angolo c'e' una foca monaca che mi guarda, decido subito: niente doccia!! Si dorme, vestiti, abbracciati, un freddo glaciale..... Guardo il soffitto grezzo, non imbiancato, con qualche buco e penso ....domattina si compra una coperta, penso a questa nuova dimensione, penso ai due ragazzi che mi hanno chiesto se tenemos niños....penso che non sapevo cosa rispondere.....
Ho fatto strani sogni, un po' in spagnolo, un po' in inglese e poco in italiano. Besos

1 commento:

  1. carissimi il vostro racconto mi ha lasciato senza fiato, ho sentito il freddo della vostra nottata ,lo smarrimento di una dimensione tanto diversa ma anche l'entusiasmo di due ragazzi che vanno incontro a un'esperienza che sicuramente cambierà tante cose. Al riparo da tutto nella mia confortevole casa un po' vi invidio perchè solo così si possono aiutare veramente gli altri

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