Dopo una merenda a base di Jogurt per Agus e latte e maizena per Jere ci siamo dedicati allo shopping con una sosta anche in "peluqueria" dove Agus ha sperimentato per la prima volta i servizi di un parrucchiere per bimbi. Terminati gli acquisti è arrivato il momento del divertimento con accesso alla zona giochi dove in un tripudio di luci, suoni e colori abbiamo trascorso un paio d'ore osservandoli interagire e giocare in un contesto normale per noi ma assolutamente speciale per loro abituati , ahimè da tempo, a stimoli contenuti e a contesti solo parzialmente idonei al loro stato di bimbi speciali.
Non ci sono stati capricci al momento di andare, non servivano... è bastato dare un occhio alle loro espressioni per convincerci ad un giro addizionale sulla giostra dei cavalli... prima di lanciarci all'attacco della cena (pizza e empanadas) rigorosamente consumata con forchetta in modo composto ... a dimostrazione che investire in educazione non è solo possibile ma è un dovere anche nei confronti di coloro a cui verrebbe tollerato tutto in virtù dei loro handicap. E' solo provando ad integrarli nel mondo normale che riusciremo, infatti, nel nostro compito offrendo loro una vita dignitosa ed appagante e non semplice sopravivvenza.
Il rientro ad Unquillo giusto in tempo per la nanna... Jeremia crolla già durante il tragitto mentre Agus non molla ed al momento di scendere dall'auto non vuole saperne. Fa capire a modo suo che non vuol mettere la parola fine a questa bella giornata. Con tatto e dolcezza interveniamo per un'altra lezione di integrazione nel mondo dei grandi; anche le cose belle finiscono.. ma domani è un altro giorno e troveremo insieme altre ragioni per sorridere. Il nostro rientro a casa è popolato di belle immagini e di belle sensazioni. Alle 22,30 (orario normalissimo per una cena argentina) ci aspettano Gabriela e Tarib. Li ricordate? Gabriela è stata nel 2009 la nostra insegnante di spagnolo (vedi post del 19/8/2009 ) e
un beso Ele y Sebi
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