lunedì 4 gennaio 2010

Una giornata Fortunata!?

Eccoci, dunque, in gita al fiume insieme ai compañeros argentinos…
Tutto quello che in un contesto normale appare semplice, con le persone disabili diventa, ahimé, complicato; ed ecco allora che organizzare una merenda in riva al fiume, dopo un divertentissimo

bagno ristoratore, sembra un sogno!!!
Eppure ieri abbiamo provato come i sogni possono diventare realtà grazie alla grinta, alla determinazione ed al buon Cuore di un gruppo di “Locos” coraggiosi, di cui ormai ci sentiamo parte integrante!


Le foto parlano da sole… quello però che non riescono a trasferirvi sono le risate e le grida di felicità degli splendidi momenti vissuti insieme: Agus che si catapulta letteralmente nell’acqua, la vestizione di Jeremia che con la sua tradizionale calma affronta il bagno in un misto di timore e curiosità… E’ impressionante come questo bimbo di quasi tre anni (purtroppo solo per l’anagrafe) sembri già un adulto: ti guarda con espressione consapevole e sembra chiederti la ragione di tanto “rumore”… di tanto movimento. Ride poco Jeremia; non siamo ancora riusciti a fotografarlo, mentre sorride, ma che bello quando lo fa per un attimo che vale un mondo … e ci conferma ancora una volta che la vita è fatta di attimi. Ieri ha sorriso più volte, ma scusateci non siamo riusciti a fotografare, eravamo troppo occupati a sorridere con lui… in una parentesi di mondo che avremmo voluto prolungare in eterno.



Ci siamo divisi equamente coccolando Jeremia, contenendo l’esuberanza di Agustin, facendo galleggiare Jorge, Ruben e Zulma che, lasciata sulla riva la propria sedia a rotelle, sperimentavano la splendida sensazione che l’acqua regala facendoti entrare in una nuova dimensione. L’ultimo ad uscire dal fiume, manco a dirlo, è stato Agustin, al grido di “agua, agua”, il suo elemento naturale preferito!!








La merenda in riva al fiume ha regalato altri momenti di pura felicità: “facturas y alfajores” (spettacolare versione argentina delle nostre brioches) per tutti tranne Agus, alle prese con il suo amato yogurt, e Jeremia per il quale anche oggi pappa vuol dire solo latte tramite il sondino. La vestizione ha richiesto tempo ed energia, ma tutto si è svolto senza problemi ed in un clima rilassato e sereno.

Siamo rientrati a casa giusto in tempo per una doccia e per la cena con Gabriela (ve la ricordate? È la nostra simpaticissima professoressa di spagnolo). Abbiamo avuto la fortuna di averla a cena in compagnia del fidanzato in un ristorante di Cordoba per una “parillada”, che ha fatto da cornice a ricordi, programmi, progetti e sogni di due splendidi ventenni e di due quarantenni (e oltre…) che non si rassegnano … a smettere di fare progetti.

A mezzanotte sulla strada del rientro, stanchi ma felici, pregustavamo già il letto ed un sonno ristoratore quando una buca … ha cambiato i nostri piani. Ruota bucata da cambiare per poter proseguire; entrambi alla nostra “prima volta” abbiamo tentato invano per oltre un’ora. Elena cercava tramite BlackBerry istruzioni in internet, mentre Sebastiano in compagnia di uno sciame di zanzare carnivore, tentava di allentare quei quattro bulloni maledetti ricercando ovunque un sistema di bloccaggio…mai esistito. Dopo due ore decidiamo, armati di cric (come strumento di difesa) di avventurarci a piedi alla ricerca di aiuto. Lo troviamo quasi subito grazie ad una pattuglia della “Polizia Caminera” (la polizia stradale argentina) che ci risolve il problema in meno di dieci minuti (i bulloni della ruota si sono allentati dopo che il poliziotto è saltato con i suoi scarponi vibram e con tutto il suo peso sulla chiave inglese) … facendoci sentire persone fortunate e…un poco imbranate J.
Alle 3 di notte quando rientriamo in camera sorridiamo e continuiamo a farlo, quando, sotto le coperte, ripercorriamo la nostra splendida giornata fortunata!
Un beso a todos

Seby y Ele

3 commenti:

  1. VederVi fare un bagno in un fiume, che sembra essere di montagna, per me che sono a Bormio con - 20° a 3.000 mt, fa venire i brividi.
    Brividi rafforzati dal vedere come la semplice acqua possa far felice i bambini.
    Per quanto concerne l'essere imbranati nello "sbullonare" una ruota, beh, non siete soli! Dopo tutto non potete essere nurcery, bagnini, compagni di giuco, maestri e per loro anche una Benedizione (ma a che prezzo...), non potete pensare di essere anche dei meccanici, siete DUE BANCARI ;-)

    Un abbraccio.

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  2. ciao ragazzi mi associo a Primo per i brividi...anch'io sono in montagna ma a Selva sono solo -12!!!!!
    Foto meravigliose e caldissime!
    Pero' potevate farne anche mentre eravate in lotta con le zanzare carnivore!!!!
    un bacio
    raffi

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  3. E'vero Seba, le grida e le risate dei bambini non arrivano ma le vostre parole riescono a rendere tangibile la felicità che riuscite a regalare a questi piccoli così sfortunati eppure così capaci di godere delle cose semplici. Arrivederci a presto! Anto

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